Tornabuoni Art
dal 9 ottobre al 12 dicembre 2020
Londra
Tornabuoni Art ha il piacere di presentare Dynamic Visions, una selezione di 38 opere che esplorano le maggiori tendenze dei movimenti della Op Art, dell’Arte Cinetica e dell’Arte Programmata. Oltre ai maestri del XX° secolo, quali Josef Albers, Marina Apollonio, Alberto Biasi, Enrico Castellani, Dadamaino, Piero Dorazio, Michelangelo Pistoletto e Victor Vasarely, l’esposizione mette in luce l’influenza e l’attualità delle loro ricerche artistiche attraverso un dialogo fra le installazioni PLASTIC PLOT (2017), dell’artista contemporanea Francesca Pasquali e Tu Sei (1973), del pioniere dell’arte cinetica Alberto Biasi.
L’arte è sempre stata una finestra attraverso la quale vedere la rappresentazione del mondo reale o della sua illusione. Con l’emergere dell’Optical Art nel XX° secolo, l’illusione stessa diventa il punto focale. La mostra si concentra sulle complesse connessioni dei movimenti internazionali di Op Art e Kinetic Art, dal dopoguerra ad oggi. Indagando attentamente le diverse radici di questi movimenti artistici, la galleria mira a dare nuova luce ai motivi e alle modalità con cui si sono ramificate nel corso degli anni.
La mostra si propone inoltre di esaminare gli impulsi sociali, politici e tecnologici che hanno ispirato questi movimenti artistici, con particolare riferimento al gruppo di Arte Cinetica italiana degli anni ’60, definito anche Arte Programmata, che ha esplorato i legami tra cultura, tecnologia e consumismo moderno ed è stato in parte sostenuto da Olivetti.
Dynamic Visions si ispira all’iconica mostra The Responsive Eye tenutasi al MoMA di New York nel 1965, che per prima ha celebrato l’Op Art, l’Arte Cinetica e l’Arte Programmata, esibendo i pionieri internazionali di questi movimenti, come Josef Albers e Victor Vasarely, e anche artisti italiani, tra cui Enrico Castellani, Piero Dorazio, Alberto Biasi e Getulio Alviani.
Tornabuoni Art London riunisce in Dynamic Visions molti di questi artisti, affiancandoli ad artisti italiani come Paolo Scheggi, Turi Simeti e Gianni Colombo che, con approcci e risultati diversi, hanno sperimentato diverse tipologie ottico-dinamiche.
La mostra presenta anche Marina Apollonio e Dadamaino, due artiste la cui ricerca artistica sulla percezione visiva ha fortemente influenzato le giovani generazioni di artisti, tra cui quella dell’artista contemporanea Francesca Pasquali, che trasforma la plastica riciclata in colorate sculture poliformi.
Sebbene con risultati estremamente diversi, tutti questi maestri hanno esplorato il colore come elemento essenziale per la creazione di effetti ottici. Mentre Albers e Vasarely si concentravano sull’interazione tra forme geometriche e colori in modo scientifico e teorico, altri, come Dorazio, tessevano strati di pennellate colorate come un tessuto per far emergere luce e colore dalla superficie stratificata dipinta.
Biasi, Scheggi, Castellani e Simeti hanno ottenuto effetti visivi e distorsioni ottiche, alterando e rimodellando la tela per creare una percezione tridimensionale dello spazio..
Dadamaino e Apollonio hanno invece utilizzato intersezioni geometriche di linee e spirali, per creare le loro iconiche griglie ortogonali in bianco e nero e opere simili a bersagli con effetto ottico-dinamico.