(Padova 16 novembre 2019) Ivan Cattaneo, eclettico artista bergamasco che ha avuto successo fin dagli anni Ottanta come cantante, si presenta in questi giorni (fino al 18 novembre) in veste di pittore alla Fiera di Padova alla 30^ ArtePadova che riunisce 15.000 opere di 723 artisti portati nella prestigiosa mostra mercato da 300 galleristi italiani, danesi, francesi, tedeschi, inglesi, spagnoli, iraniani e turchi.

“Io nasco come pittore – spiega – Fin da bambino ritagliavo le cose, scomponevo le immagini, creavo; poi è successo che è venuta la musica che essendo un’arte più pop ha prevalso, ma in definitiva la pittura è la mia anima vera che mi ha sempre accompagnato: anche perché è qualcosa di intimo tra l’artista e la tela, senza intermediari; la musica invece ha troppi passaggi: voleva essere così con i cantautori, chitarra e voce senza altri passaggi, ma difficilmente ha mantenuto questa purezza, anche Dylan è passato alla musica elettronica…”

Ivan Cattaneo in questi 43 quadri, a volte crudi e in cui riconosce spesso il contagio con l’Urlo di Munch, esprime molte delle maschere pirandelliane: “Tutti in fondo le indossiamo, anche la segretaria perfetta che prima di andare al lavoro si imbelletta, in fondo lo fa per cambiare il suo vero aspetto per essere accettata dalla società, come facevo io o Boy George o Renato Zero che ci dipingevamo il volto prima di andare in televisione. Le mie opere sono ritorni dell’uomo primitivo che si dipingeva la faccia col fango; qui è la pittura che si reimpossessa della fotografia e diventa un’opera a parte, è il rapporto tra la ci-viltà e l’uomo primitivo. E’ quello che noi siamo, sono tutte maschere e sotto si intravede l’essere umano scomposto in un caleidoscopio, ci sono rimandi di immagine… Alla base di tutto c’è la frammentarietà dell’uomo moderno, la sua sintesi e drammaticità del non sapere più chi è e dove sta andando”.

Le opere di Ivan Cattaneo sono in mostra attigue alle fotografie di Red Ronnie, che ha ritrovato oggi in Fiera soffermandosi a vedere con lui le immagini di alcuni protagonisti della musica italiana e internazionale (tra cui lo stesso giovane Ivan Cattaneo), fra le quali spiccano per numero, quelle su Pavarotti.

 

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